LIBRI

 
 
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I FRATELLI

Perché i fratelli, pur condividendo gli stessi genitori e lo stesso ambiente familiare, sono così diversi fra di loro? Perché si pensa al legame fraterno come una relazione positiva di amore e poi si osservano spesso conflitti e gelosie? Attraversando alcune dimensioni mitologiche (Caino e Abele, Giacobbe ed Esaù, Giuseppe e i fratelli, ecc.) e dimensioni letterarie (i fratelli Ashkenazi di Singer e i fratelli Karamazov di Dostoevskij), le autrici cercano di evidenziare ciò che caratterizza la dinamica fraterna, sostanzialmente fondata sulla diversità, sulla “unicità”, l’elemento che “chiama fuori”, verso una dimensione individuativa. Anche il legame tra fratelli, come tutte le dinamiche umane, si gioca fra opposte polarità, facendo sì che da ciò emergano aspetti di rivalità, inimicizia e potere, ma anche di collaborazione e solidarietà. In questo saggio si sottolinea che quello tra fratelli rimane un legame intenso e profondo, ancor più nei gemelli, per l’appartenenza di questi ad un campo psichico comune.

 
 
 
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L’INCOMPIUTEZZA COMPIUTA?

Il percorso tracciato dalle autrici muove dal rapporto che da sempre lega psiche e arte. È l’incompiutezza delle opere, voluta o inconsapevole, a catturare la loro attenzione, con particolare riferimento alla creatività di Michelangelo, fortemente segnata dagli eventi della sua vita. Creatività che in questo caso, così come per molti altri artisti, rappresenta la chiave di uscita da un labirinto costellato da complessi. Quali le opere più significative del suo processo di individuazione? Le tre Pietà, ed è proprio nell’ultima che possiamo riconoscere la buona riuscita, il risanamento della ferita.

 
 
 
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COME SONO LE DONNE

Nel volume vengono messi a confronto i concetti di amore, passione, seduzione e vocazione delle donne espressi nelle due teorizzazioni psicoanalitiche, quella freudiana e junghiana. Viene, inoltre, sottolineato come ancora tutt’oggi affiori nel nostro inconscio collettivo, materiale vitale presente in generazioni di donne che necessita tuttora di essere accolto ed espresso con senso prospettico. Ciò che colpisce dei casi presentati nel corso della trattazione è la ricchezza dei simboli che la funzione immaginale ha fatto emergere, anche attraverso la Sand Play Therapy, simboli più esaustivi delle parole e indubbiamente così autentici e incisivi da lasciarci emozionati e in sintonia profonda con le donne che li hanno espressi.

 
 
 

I MORTI VIVENTI

La cinematografia di genere horror sta proliferando in modo inarrestabile. Se si vuole comprendere la natura di questo genere è necessario occuparsi di tutta la storia culturale dell’umanità, perché è nell’inconscio collettivo che si trovano le tracce delle immagini di demoni, zombie, spiriti e segrete persecuzioni, così come si ritrovano ancora tracce mitologiche impensabili ai giorni nostri. L’aumento considerevole di film sugli zombie o morti viventi, può allora essere letto come uno dei tanti segni di dissociazione della personalità degli uomini del nostro tempo, dissociazione causata soprattutto dalla perdita dell’Anima impersonale, intesa junghianamente come inconscio collettivo, e di perdita di contatto con l’interiorità, ovvero con l’Anima personale. Rimanere in uno stato di inconsapevolezza di sé apre la porta, ad esempio, all’irrazionale, alla possessione da parte di complessi, all’apatia per la vita e all’omologazione tout court. Il volume analizza tre film di genere horror e presenta tre casi clinici che hanno analogie con gli zombie e i morti non redenti, esaminando i relativi sogni per segnalare come sia proprio l’analisi dei sogni l’elemento indispensabile per l’attivazione della consapevolezza di sé, al fine di non transitare nella vita come uno zombie.

 
 
 
La bellezza dell'imperfezione - Gisella Olivero

LA BELLEZZA DELL'IMPERFEZIONE

In questo libro si affronta la trasformazione psichica femminile di una suora cattolica che, grazie all'analisi junghiana con la SandPlay Therapy, ha ricontattato immagini potenti del suo inconscio collettivo, riscoprendo il senso del sacro e l'istinto religioso, alterati dalla cultura cattolica.

 
 
 

Adozione come destino

In molti casi di adozione è presente una grande sfida per i genitori adottivi, ovvero quella di ripristinare il processo di attaccamento e fiducia di base che si è interrotto per molteplici motivi. In questo caso di adozione racconto, attraverso i vissuti della madre adottiva, come sia stato creato un "nido psichico" per accogliere le difficoltà di due storie di vita piene di ferite e di perdite: quella della madre che ha dovuto elaborare in analisi l'infertilità, e quella della bimba adottiva che sta elaborando il trauma dell'abbandono. Entrambi i personaggi di questa storia, ancor prima dell'incontro reale, si sono cercati a livello immaginale, ponendo le basi per la realizzazione del destino che, secondo Jung, è sempre guidato dal Sé.